Posta sull’altura all’estremità orientale del borgo, la Rocca o arce di Laterina fu distrutta e ricostruita più volte nella lotta tra Aretini e Fiorentini.

Dal 1272 era signore di Laterina il vescovo Guglielmino degli Ubertini e nel 1288, i fiorentini nella loro guerra condotta contro Arezzo a Arezzo ed i nobili ghibellini del contado, distrussero vari castelli e solo nel 1298 riedificarono completamente la Rocca, ma con il ritorno degli Ubertini nel 1304 Laterina tornò in mano degli Ubertini che la ressero in nome di Arezzo. Il noto scontro politico tra Ubertini e Tarlati ebbe le sue ripercussioni e nel 1326 gli Ubertini cospirarono contro il potente vescovo e nuovo signore d’Arezzo Guido Tarlati e per questo egli assediò e distrusse Laterina. Ma anche quest’ultima famiglia non resisterà a lungo alla travolgente politica dell’espansione della Repubblica mercantile guelfa fiorentina. Già dal 1336 Buso degli Ubertini, nuovo vescovo d’Arezzo, aveva posto Laterina sotto la protezione dei Fiorentini, che riedificarono ancor una volta la strategica Rocca e le mura.

Oggi permangono solo alcuni avanzi della fortificazione trecentesca, tra cui alcune alte muraglie attorno all’angolata sud-occidentale. Agli inizi del Novecento apparteneva ai Deaglio, che realizzarono intorno agli antichi avanzi una sistemazione vagamente neo-medievale, con un loggiatino in mattoni ad archi sesti-acuti, alcune monofore, un pozzo, romantiche merlature guelfe, scenografiche scalette, statue, vasi in cotto ed un giardino formale neo-rinascimentale con siepi di bosso, secondo la moda del tempo. Dagli Anni Cinquanta del Novecento appartiene ai Baglioni. Il complesso non è aperto a pubblico.